Brevi riflessioni e spunti critici dal Convegno alla Camera dei Deputati sull’Obiettivo Fame Zero.
Il 28 novembre scorso si è tenuto il Convegno organizzato dall’Alleanza parlamentare FAO per la sicurezza alimentare. Un’interessante iniziativa che, pur focalizzandosi sull’Obiettivo Fame Zero, ha restituito una panoramica complessiva su quel che è stato sin ora fatto e quel che ancora c’è da fare rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Ciò che è emerso chiaramente dalla conferenza è il bisogno di intraprendere, accanto ad azioni innovative, un cambiamento nel pensiero che sta alla base di tali azioni. È indispensabile muoversi verso un approccio comprensivo ed olistico alla sostenibilità, che consideri simultaneamente le variabili economiche, sociali e politiche dello sviluppo. È infatti questa la visione promossa dall’Agenda 2030, la quale va interpretata non solamente come un memorandum di obiettivi da raggiungere ma, configura prima di tutto una strategia di pensiero: un nuovo modello di policy.
In linea con l’Agenda, l’impegno di Regenius Loci intende muoversi in questa direzione, proponendo progetti sostenibili sotto molteplici dimensioni.
Per noi la sostenibilità passa attraverso la riqualificazione degli spazi urbani e i sistemi di coltivazione ad impatto zero; passa attraverso la valorizzazione della comunità e una maggior inclusione sociale; ma passa anche per l’educazione ad uno stile di vita sostenibile: perché qualsiasi idea, anche se innovativa, può produrre effetti solamente in una comunità che sia pronta ad accoglierla.
I nostri progetti, proponendo in format diversi l’utilizzo di sistemi di coltivazione di acquaponica, mirano a coniugare tutti gli aspetti della sostenibilità in un’unica soluzione, compatibile con le nostre esigenze di vita sana e con quelle del nostro Pianeta.